Giuseppe Cantù
Scultore e medaglista (1864-1916)
QUEI 7 TEMERARI «RARI NANTES» DEL PRIMO CIMENTO NEL 1895
Davanti alla Nuova Canottieri Olona sull’Alzaia Naviglio Grande, oggi alle 10,30 100 persone si butteranno nelle acque gelide come tradizione impone nei giorni della Merla (i più freddi dell’anno). È dal 1895 che si ripete il rito, naturalmente non più con gli ardimentosi costumi d’epoca, ma con indumenti più moderni. I soci della Rari Nantes Milano, da quei lontani giorni sotto lo sguardo attonito ma anche ammirato dei milanesi con il bavero del cappotto alzato, ripeteranno l’esperimento, dopo una corsa come riscaldamento e poi il fatidico tuffo accompagnato da una nuotata energica per non fare paralizzare gli arti. La denominazione «Rari Nantes» è stata presa dal primo libro dell’Eneide di Virgilio: «…apparent rari nantes in gurgite vasto», ovvero «si vedono rari nuotatori nel vasto gorgo»… ma detta così avrebbe meno senso. Non so dire se oggi ci saranno ancora un migliaio di spettatori lungo quel percorso di 250 metri, ma una cosa è certa: che la sfida va avanti per uno «Sport sopra e sotto zero!…». Neppure le guerre seppero fermare il Cimento. Molte cronache sono raccolte nel libro «Alla ricerca del nuoto perduto» di Aronne Anghileri. Una copertina della “Domenica del Corriere” con un disegno di Beltrame passò alla storia. Il Cimento nacque un anno prima delle Olimpiadi del 1896, dove si organizzarono le prime gare ufficiali di nuoto. Gli atleti dell’Impero Austro-Ungarico, si tuffavano nel Danubio blu o in piscine ma anche alle terme di Budapest e di Vienna. Milano allora poteva contare solo su due impianti, uno a Porta Venezia, i famosi Bagni Diani (dove c’è l’Hotel Diana) con una vasca lunga 100 metri alimentata dalla roggia Gerenzana con tanto di trampolino a varie altezze e una palazzina in Foro Bonaparte 68, terme di 15 metri a 26° con tanto di docce e il tutto abbellito da marmi di Carrara. Qui le donne potevano accedere solo in determinati orari e chi non aveva i soldi per permettersi queste strutture per allenarsi o fare solo il bagno, aveva solo il Naviglio. Lo scultore Giuseppe Cantù, grande nuotatore e fondatore della società natatoria, estese la competizione e i concorrenti arrivarono persino da Genova, Carpi e Cremona per nuotare lungo 250 metri. I concorrenti già nel 1897 divennero 22. Per l’iscrizione si pagava 2,50 lire, i 5 centesimi di oggi. Terminata la gara c’era il brindisi nella sede della Rari Nantes che si trovava presso la cascina Restocco a fianco di Porta Ticinese. Oggi si disputa il 27 gennaio (un tempo il 25). Alla prima edizione si presentarono in 7. Con il passare del tempo i coraggiosi sono aumentati. Auguri ai 100 nuotatori di questo 2013.
Da “il Giornale”, Luciana Baldrighi, 27 Gennaio 2013
Copertina della “Domenica del Corriere”del 1900, disegnata da Achille Beltrame (pittore ed illustratore 1871-1945). L’immagine in copertina ripropone il Cimento del 1895
Primo piano di Cantù presidente Rari Nantes
Termine di una gara di nuoto, Cantù sulla destra
Condizioni di temperatura riportate da Cantù in occasione di un Cimento invernale
Cimento 1915: Cantù al centro con due partecipanti